- 7 Aprile 2021
- Posted by: Dott. Edoardo Rivola
- Categoria: Dlgs 231/01
NUOVO Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro
Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro.
Il 6 aprile 2021, sono stati condivisi da Confindustria e le altre Parti Sociali, alla presenza del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro della salute, il “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/ Covid-19 nei luoghi di lavoro” e il “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro”.
Il secondo Protocollo aggiorna i precedenti accordi del 14 marzo e 24 aprile 2020 per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro che erano stati recepiti con DPCM. Sono stati inserite le novità intervenute in questo anno mantenendo inalterato l’impianto dei precedenti protocolli che – come dimostrano anche i dati forniti da INAIL sul numero delle denunce di infortunio professionale per COVID – sono stati molto efficaci nel contenimento e nel contrasto al virus. Ha trovato conferma e condivisione il principio fondamentale secondo cui la pandemia ha natura di rischio biologico generico. In questo senso, il contrasto al virus viene attuato attraverso i provvedimenti della pubblica autorità e i protocolli, escludendo, quindi, la necessità di effettuare la valutazione dei rischi e l’aggiornamento del relativo documento di valutazione (DVR). È stata anche modificata la precedente formulazione relativa alle trasferte, eliminando ogni riferimento al divieto di effettuarne in Italia e all’estero e si è confermata la necessità di negativizzare il tampone per poter fare rientro in azienda, superando il contrasto con le circolari del Ministero della salute.