- 8 Giugno 2021
- Posted by: Dott. Edoardo Rivola
- Categoria: P.A. e Organismi partecipati
Vantaggi economici e sovvenzioni della PA alle Fondazioni “partecipate”: legittimità, sostenibilità, criteri e modalità
Vantaggi economici e sovvenzioni della PA alle Fondazioni “partecipate”: legittimità, sostenibilità, criteri e modalità
ISPOA AZIENDITALIA – ENTI LOCALI N. 6/2021
Di Iacopo Cavallini, Edoardo Rivola – Dipartimento di Economia e Management, Università di Pisa
Abstract:
Nel corso degli ultimi anni, dopo l’abrogazione di molte delle norme della cosiddetta Spending Review (D.L. n. 95/2012 convertito con modificazioni dalla Legge 7 agosto 2012, n. 135), che limitavano il ricorso ad associazioni e fondazioni, gli Enti Locali hanno ripensato e riscoperto in qualche modo il ruolo di tali tipologie di enti privati per la gestione di servizi e attività di interesse pubblico; in particolare, come soluzione alternativa al modello societario, pesantemente regolamentato soprattutto da parte del D.Lgs. n. 175/2016 (TUSP).
Prendendo spunto dalle molteplici ragioni del successo ottenuto negli ultimi anni da questo stru- mento organizzativo, tra i vari ambiti di interesse per le Pubbliche Amministrazioni, l’elaborato esamina la fattibilità e le modalità operative dell’erogazione di sovvenzioni o dell’attribuzione di vantaggi economici in qualsiasi forma – anche attraverso l’accollo di specifiche spese – finalizzati ad accrescere il patrimonio delle fondazioni “partecipate” per il miglior raggiungimento del loro scopo. La tematica si presenta piuttosto complessa, dal momento che per le fondazioni, siano esse di partecipazione o meno, essendo escluse dal perimetro di applicazione del D.Lgs. n. 175/2016 non esiste una legislazione organica, a differenza di quanto avviene, appunto, per lo strumento societario.